Miriam Sodero
LUDWIG VAN BEETHOVEN: CENNI BIOGRAFICI E RUOLO NELLA STORIA DELLA MUSICA
Discendente da una famiglia di origine fiamminga, era figlio di un modesto tenore nella cappella di corte che lo avviò presto alla musica sperando in un bambino prodigio.
Beethoven all' età di 13 anni |
A soli 14 anni divenne organista di corte e in seguito le amicizie influenti, soprattutto col conte Waldstein, lo convinsero a partire per Vienna nel 1787. Vi rimase stabilmente, dopo l’occupazione della Colonia da parte dei francesi. Ricevette lezioni più che da Haydn, da Schenk, Alvrechtsberger e Salieri, intanto che stringeva amicizia con i più influenti membri della famiglia reale, a cui dedicò molte delle sue composizioni.
L'anno 1796 segnò una svolta nella vita del
compositore. Ludwig iniziava a prendere coscienza della sordità.
Malgrado tentasse, in gran segreto, di
arginarne il peggioramento con delle cure, la stessa gradualmente divenne totale
prima del 1820. La causa della sordità di
Beethoven è rimasta sconosciuta. Le ipotesi di una labirintite cronica, di una otospongiosi (pdf) e della malattia di Paget ossea sono
state ampiamente discusse ma nessuna è stata mai confermata. Chiusosi in isolamento per non rivelare in
pubblico questa realtà vissuta in maniera drammatica, Beethoven si fece una
triste reputazione di misantropo, della quale soffrì chiudendosi in
rassegnato silenzio fino al termine della sua vita.Consapevole che quest'infermità avrebbe definitivamente distrutto la sua carriera pubblica di pianista virtuoso quale fino ad allora si era dimostrato, dopo aver meditato per sua stessa ammissione finanche il suicidio, si dedicò con nuovo slancio alla composizione tentando di sfuggire ai mali che tormentavano la sua anima. In una lettera indirizzata ai fratelli espresse tutta la sua tristezza e la fede nella sua arte (Testamento di Heiligenstadt):
« O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate passare per tale, come siete ingiusti con me! Non sapete la causa segreta di ciò che è soltanto un'apparenza [...] pensate solo che da sei anni sono colpito da un male inguaribile, che medici incompetenti hanno peggiorato. Di anno in anno, deluso dalla speranza di un miglioramento [...] ho dovuto isolarmi presto e vivere solitario, lontano dal mondo [...] se leggete questo un giorno, allora pensate che non siete stati giusti con me, e che l'infelice si consola trovando qualcuno che gli somiglia e che, nonostante tutti gli ostacoli della natura, ha fatto di tutto per essere ammesso nel novero degli artisti e degli uomini di valore. » |
(Beethoven,
6 ottobre 1802) |
Dovette interrompere l’attività di concertista e si dedicò completamente alla composizione. Di tanto in tanto
organizzava “accademie” cioè concerti a pagamento dove presentava le nuove composizioni. Per assicurargli la tranquillità economica alcuni amici e ammiratori tra cui l’arciduca Rodolfo e i principi Lobkowitz e Kinsky si impegnarono nel 1809 a corrispondergli una pensione di 4000 fiorini (pdf) all’anno. Dopo il 1815 iniziò un periodo difficile: molti amici morirono o lasciarono Vienna e le esecuzioni delle sue composizioni diminuirono. Alla morte del fratello Carlo ebbe in tutela il nipote, ma da lui e dalla madre del ragazzo ebbe noie anche giudiziarie.
organizzava “accademie” cioè concerti a pagamento dove presentava le nuove composizioni. Per assicurargli la tranquillità economica alcuni amici e ammiratori tra cui l’arciduca Rodolfo e i principi Lobkowitz e Kinsky si impegnarono nel 1809 a corrispondergli una pensione di 4000 fiorini (pdf) all’anno. Dopo il 1815 iniziò un periodo difficile: molti amici morirono o lasciarono Vienna e le esecuzioni delle sue composizioni diminuirono. Alla morte del fratello Carlo ebbe in tutela il nipote, ma da lui e dalla madre del ragazzo ebbe noie anche giudiziarie.
I funerali di Beethoven
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Dal 1820 alla morte, colpito da cirrosi epatica (pdf)seguita da idropisia, è il periodo delle grandi, ultime creazioni: le ultime sonate per pianoforte e quartetti, la 9° sinfonia e la Missa solemnis.
La sua produzione fu numericamente inferiore a quella di Haydn e Mozart(pdf), basta pensare alle 9 sinfonie contro le 108 e 39 degli altri due. Le sue composizioni erano certamente più ampie di quelle di tutti i precedenti maestri, inoltre non scriveva di getto, ma il lavoro maturava attraverso una lunga serie di appunti , abbozzi e continui rifacimenti. Tranne che per lavori da poco, per accontentare editori o estimatori e amici, non scrisse mai su commissione, ma per sé stesso, e per questo poteva permettersi audaci innovazioni che superavano le convenzioni correnti. Alcuni musicologi, con a capo Wilhelm de Lenz, individuano 3 periodi stilistici:
- periodo “dell’imitazione” (1793-1802): le sonate fino all’op.14, i 6 quartetti op.18, le prime 2 sinfonie
Barenboim: Beethoven sonata op. 14 n.1 in E major
- periodo “dell’estrinsecazione” (1803-1815): le sonate dall’op.26 all’op.90, i quartetti op.59,74 e 95, le sinf. dalla 3° all’8°, il Fidelio e i concerti
Barenboim: Beethoven sonata op. 111 in C minor
- periodo “dell’imitazione” (1793-1802): le sonate fino all’op.14, i 6 quartetti op.18, le prime 2 sinfonie
Quartetto op. 18 n.3 |
Quartetto op. 18 n.6 |
Quartetto op 18 n. 4 |
- periodo “dell’estrinsecazione” (1803-1815): le sonate dall’op.26 all’op.90, i quartetti op.59,74 e 95, le sinf. dalla 3° all’8°, il Fidelio e i concerti
Quartetto op. 59 n. 3 |
Barenboim: Beethoven sonata op. 90 in E minor
Zimerman: Beethoven piano concerto n.1
- periodo “della riflessione” (1816-1826): le ultime 5 sonate, la Missa solemnis, la 9° sinfonia e gli ultimi
quartetti d’archi.
Quartetto op. 135 n. 16 |
Beethoven occupa il punto d’intersezione tra l’arte classica e l’annuncio di un’età nuova: il Romanticismo.
Egli
opera senz’altro un oltrepassamento rispetto all’equilibrio razionale e
positivo di Haydn o sublimato e già venato d’inquietudine di Mozart,
eppure, a sua volta, non oltrepassa le porte al Romanticismo (pdf)- che pure
di fatto spalanca - tenendosene separato in ragione di una concezione
dell’arte intesa quale lotta per l’affermazione, dolorosa certo ma
irrinunciabile, dell’arte quale volontà etica, quale ragione di
grandezza, contro ogni vago e flebile pessimismo, contro ogni indistinto
desiderio.
Con Beethoven irrompe il
musicista moderno: staccato dal servizio a corte, egli rappresenta
l’antesignano del libero professionismo, all’interno del quale l’atto
creativo nasce come necessità interiore, senza che questo escluda il
lavoro su commissione, al quale, però, il compositore impone tempi e
modi. Beethoven vive dei suoi concerti, di lezioni private, della
vendita agli editori delle sue opere; stringe familiarità con quella
aristocrazia colta e sensibile nella quale egli crede, e che gli offre
aiuto e protezione. Beethoven concepisce la musica – pur nel rispetto
sostanziale delle forme classiche, per quanto ampliate e modificate –
come un mezzo d’espressione (delle proprie idee, del proprio sentire),
con una consapevolezza e con una volontà d’affermazione finora mai
riscontrate.
Immanuel Kant |
Egli è il primo eminente esempio di un bisogno di
cultura introdotto nel fare musicale: il suo interesse spazia dai
classici (Omero, Platone, Eschilo, Plutarco) ai grandi della letteratura
moderna e contemporanea (Shakespeare, Goethe, Schiller); particolare è
poi il suo amore per la filosofia di Kant (nei suoi "quaderni" egli
appunta:" Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di
me...Kant!"). E tutto questo fervore umano, professionale, sociale,
intellettuale si compendia nell’opera artistica la quale, attraverso una
dimensione creativa che è ricerca, autocritica, gioia e fatica, finisce
con il coincidere con una missione, verso sé e verso l’umanità.
La
vita di Beethoven è segnata da accadimenti dolorosi; ma quando, in
preda allo sconforto per la propria condizione ( resa ancor più
insostenibile a causa della sordità) egli pensa al suicidio, viene
trattenuto proprio dalla consapevolezza dell’importanza
della propria arte: “La mia arte, solo essa mi ha trattenuto. Mi
sembrava impossibile abbandonare questo mondo prima di aver creato
quelle opere che sentivo la necessità imperiosa di comporre”.
http://www.youtube.com/watch?v=BcFF1bqTHqo
RispondiEliminaAl seguente link è possibile visualizzare un video di Youtube da cui realizzare i collegamenti per pdf sul blog.