1. Musarò Giuliana
MOZART: LA VITA DEL GENIO PRECOCE
Il nome
I nomi assegnati al piccolo Mozart furono:
·
Joannes Chrysostomus, perché il bambino
nacque il 27 gennaio, giorno di san Giovanni
Crisostomo
·
Wolfgangus (letteralmente: «camminare come
un lupo»), nome del nonno materno, Wolfgang
Nikolaus Pertl (1667 - 1724).
·
Theophilus, nome del padrino, Johann
Theophilus Pergmayr, commerciante e consigliere civico.
La Vita |
Il padre Leopold chiamava familiarmente
suo figlio Wolferl. Il nome Amadeus è la traduzione latina del greco Theophilus, cioè «colui che ama
Dio» o anche «colui che è amato da Dio»,; successivamente (dal 1771)
fu chiamato anche Amadè. Nei primi anni il padre usò inoltre, in alcune
lettere, la versione tedesca del nome, ossia Gottlieb. Sembra che Mozart
patisse una certa insofferenza per la desinenza '-us' apposta alla fine dei
suoi nomi, tanto che a volte si firmava con enfasi scherzosa: Wolfgangus
Amadeus Mozartus.
La nascita e la famiglia
Il piccolo Mozart in un
ritratto.
Wolfgang Amadeus Mozart nacque al numero 9
di Getreidegasse a Salisburgo, capitale
dell'arcivescovato
di Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita
presso la cattedrale di San
Ruperto.
La notizia della nascita di Wolfgang venne
data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta,
Johann Jakob Lotter:
« Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara
moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la
placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia
il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Joannes Chrysostomus,
Wolfgang, Gottlieb »
|
I genitori di Wolfgang avevano quasi la
stessa età (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi
attivi dell'epoca: il padre Leopold, compositore e insegnante di musica
ricopriva l'incarico di vice Kapellmeister] presso la corte dell'arcivescovo Anton von Firmian;
la madre Anna Maria Pertl[ (1720- 1778)
era figlia di un prefetto.
Dei sette figli di Leopold e Anna Maria,
Wolfgang a parte, l'unica non morta durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna (1751–1829) detta Nannerl
o Nannette.
Genio precoce (1756-1769)
La famiglia Mozart.
opere |
Il bambino dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un vero e
proprio bambino prodigio:
a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro suonava brevi pezzi, a
cinque componeva]. Esistono vari aneddoti riguardanti la sua memoria prodigiosa, la
composizione di un concerto all'età di cinque anni, la sua gentilezza e
sensibilità, la sua paura per il suono della tromba. Inoltre nacque con la capacità nota come
"orecchio assoluto".
Quando non aveva neppure sei anni, il
padre portò lui e la sorella, pure assai dotata, a Monaco, affinché suonassero per la corte del Principe eletto re bavarese Massimiliano
III; alcuni mesi dopo, andarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e in
varie case nobiliari.
"Il miracolo che Dio ha fatto nascere
a Salisburgo" era la definizione che
Leopold dava di suo figlio e pertanto egli si sentiva in dovere di far conoscere
il "miracolo" a tutto il mondo (e magari di trarne qualche profitto).
Verso la metà del 1763 egli
ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di vice Kapellmeister presso la
corte del principe vescovo di Salisburgo.
Tutta la famiglia intraprese così un lungo viaggio
nel continente, che durò più di tre anni.
Toccarono quelli che erano
i principali centri musicali dell'Europa occidentale: Monaco, Augusta, Stoccarda, Mannheim, Magonza, Francoforte, Bruxelles e Parigi (dove soggiornarono il primo inverno), poi Londra (dove rimasero per ben quindici mesi), quindi
di ritorno attraverso L'Aja, Amsterdam, Parigi, Lione, la Svizzera e infine arrivando a Salisburgo
nel novembre 1766.
Il piccolo Mozart in una
tournée aVerona.
Mozart suonò nella maggior parte di queste
città, da solo o con la sorella, ora presso una corte, ora in pubblico, ora in
una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse ad amici di Salisburgo raccontano
l'universale ammirazione riscossa dai prodigi di suo figlio.
A Parigi incontrarono molti compositori tedeschi e qui
furono pubblicate le prime composizioni di Mozart (sonate per clavicembalo e violino, dedicate a una principessa reale;
cfr. KV 6-9).
A Londra conobbero, tra gli altri, Johann Christian Bach,
il figlio più giovane di Johann Sebastian e
una delle figure di primo piano della vita musicale londinese: sotto la sua
influenza, Mozart compose le sue prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a).
Seguì un'altra sinfonia durante il
soggiorno a L'Aja, nel viaggio di ritorno (Sinfonia n. 5).
Dopo poco più di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna nel settembre 1767,
dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di dieci settimane
trascorse a Brno (Brünn) e Olomuc (Olmütz) durante un'epidemia di vaiolo. Durante questo periodo Mozart compose un dramma in
latino,Apollo et Hyacinthus (rappresentato
in seguito per la prima volta all'Università di
Salisburgo) e un Singspiel tedesco in un atto, Bastien und Bastienne (K
50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze furono riposte nella
prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte un'opera buffa
italiana,La finta semplice (K
51), che tuttavia vennero deluse, con grande indignazione di Leopold.
La finta semplice
moonlight |
Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito
una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime
sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di
Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la
tessitura musicale. Le sinfonie di Londra e de L'Aja attestano la rapida e
originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato.
Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna (come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate da una tessitura più
ricca e da uno sviluppo più approfondito. La sua prima opera italiana, poi,
mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo.
Leopold fece in modo di sfruttare al
massimo le doti precoci dei due suoi figli; fece loro suonare alla presenza
dell'imperatrice Maria Teresa suscitando lo stupore dei presenti. L'anno
seguente, nel 1763, iniziò per i piccoli Mozart una tournèe attraverso Monaco,
Mannheim, Francoforte, Bruxelles e molte altre città importanti tra cui Parigi,
fino ad arrivare a Londra l'anno seguente. Durante questo periodo Mozart imparò
a suonare anche il violino e l'organo, mentre al clavicembalo destava
ammirazione come esecutore di composizioni in stile elegante. Durante questo viaggio
Mozart ebbe la possibilità di inserirsi nei migliori ambienti culturali e
musicali, in special modo a Parigi conobbe M. Grimm, d'Alambert, Diderot, J.
Schobert e a Londra J. Ch. Bach e C. F. Abel. Queste esperienze arricchirono
Mozart che potè apprendere nuove tecniche compositive. Nel 1767 i Mozart
tornarono a Salisburgo e da questo momento il piccolo Amadeus cominciò a
comporre ininterrottamente sino alla morte.
Mozart già all'età di undici anni
intraprese moltissimi viaggi a Vienna dove era conteso dalla nobiltà e il suo
genio già suscitava invidie negli ambienti musicali. Intanto nel 1769 Mozart
accompagnato dal padre si diresse in Italia e fece tappa nelle maggiori città
suscitando sempre molta ammirazione. Un aneddoto avvenuto a Roma fece accrescere
la sua fama di ragazzo prodigio. M. ascoltò nella cappella Sistina il miserere
di Gregorio Allegri (la cui partitura era gelosamente custodita) e la riscrisse
di sana pianta. Durante la permanenza in Italia ebbe lezioni da padre Martini a
Bologna e conobbe molti musicisti tra cui Sammartini e Piccinni. Tornò a
Salisburgo e intanto la sua attività compositiva non si fermava mai, arricchita
dall'esperienza italiana e dalla conoscenza della tecnica del belcanto. Nel
1772 morì l'arcivescovo che proteggeva Mozart e gli successe H. Colloredo con
cui il musicista si scontrò in varie occasioni sino a quando nel 1777 decise di
dimettersi dalla corte dell'arcivescovo e lasciò Salisburgo. Per vivere
impartiva lezioni e componeva mentre studiava i musicisti che ascoltava durante
le sue tappe a Monaco e Mannheim. Nel 1778 morì la madre Anna Maria e affranto
dal dolore tornò a Salisburgo, ma nel 1781 decise di abbandonare
definitivamente quella città per vivere a Vienna. Qui nel 1782 sposò Costanza
Weber ed ebbe l'incarico dall'imperatore di scrivere un opera. Mozart compose
Il ratto dal serraglio, poi si dedicò alla composizione di altri generi
abbandonando il teatro per alcuni anni, fino a quando stretta amicizia con
Lorenzo Da Ponte (che divenne suo librettista) compose Le nozze di Figaro e in
seguito il Don Giovanni destinati ad un successo delirante. Nonostante il
prestigio e la genialità del maestro, egli si trovava in condizioni economiche
precarie oltre che in condizioni di salute non buone sin dall'infanzia. Ad aggravare
tutto ciò fu la sopravvenuta morte del padre nel 1787. Altre sventure portarono
il maestro ad un deperimento fisico grave e a condizioni economiche disastrose;
infatti M. rifiutò una buona offerta dell'imperatore F. Guglielmo II per
restare fedele all'imperatore d'Austria che purtroppo morì e il suo successore
Leopoldo II non mostrò alcun interesse per la musica. Tornato a Vienna M.
compose Il flauto magico su testo di Schikaneder e cominciò il bellissimo
Requiem che la tradizione narra commissionata da un uomo misterioso. Il Requiem
rimasto incompiuto per la prematura ed improvvisa morte del maestro avvenuta
nel 1791, venne terminato all'allievo Sussmayr. Mozart venne sepolto in una
fossa comune e le cause della morte rimasero misteriose: la leggenda narra che
fu avvelenato da Salieri. Il catalogo mozartiano compilato nel 1862 da Ludwig
Koghel (la cui iniziale K si trova davanti al numero d'opera) consta di 626
numeri d'opera, e spazia su tutti i generi musicali: dalla musica da camera
alla sinfonia, al concerto per strumento solista, dalla musica sacra all'opera.
integra con file musicali e collegamenti a pdf
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