libretto |
Bastien und
Bastienne, K 50
(46b), è un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. È il suo primo singspiel, in
tedesco e in un atto, su libretto di Friedrich Wilhelm Weiskern, Johann H. F.
Mueller e Andreas Schachtner, tratto da Les amours de Bastien et
Bastienne di Marie-Justine-Benoîte Favart, Charles-Simon Favart e
Harny de Guerville. Il tema risale tuttavia a Le devin du village di Jean-Jacques Rousseau.
Tradizionalmente si
vuole che l'opera sia stata commissionata dal celebre medico e ipnotizzatore Franz Anton Mesmer ed eseguita nel giardino
della sua villa presso Vienna nel 1768. Tuttavia la prima
rappresentazione documentabile è quella avvenuta a Berlino il 2
ottobre 1890
Bastiana, pastorella
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Soprano
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Bastiano, suo
innamorato
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Tenore
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Cola, sedicente
mago
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Basso
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Pastori e Pastorelle
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Bastiana è convinta di
essere sul punto di perdere l’amato, attratto dalle lusinghe di una ricca dama
di città, per cui chiedeva aiuto a Colas, sedicente mago. Quest’ultimo la
rassicurava e le suggeriva cosa fare per riportare a sé il fidanzato e, contemporaneamente,
faceva credere a Bastiano che Bastiana avesse perso la testa per un altro uomo.
Chiariti gli equivoci, l’immancabile lieto fine vedeva i due di nuovo insieme,
prossimi al matrimonio, che tessevano le lodi del loro amore e della saggezza
di Colas.
La vicenda narrata è
quella della schermaglia d’amore tra due pastorelli Bastiano e Bastiana.
L’azione si svolge in un’intricata “foresta giocattolo”, dove l’impressione
principale è quella che sia facile distrarsi e perdersi, una felice parafrasi
della vita (tante strade tante scelte), ed infatti Bastiano si perde ma viene
tratto in salvo da Cola, che è il mezzo con il quale Bastiana riconduce sulla
giusta via Bastiano. L’opera si conclude con il beneficio del dubbio: i due si
riappacificano, ma questa è veramente la giusta conclusione a questa brutta
avventura? spetta quindi allo spettatore l’ultima parola.
Aria Finale |
“BASTIANO E BASTIANA”
di W.A.Mozart in un atto KV 50, ispirato all’operina francese “Les amours de
Bastien et Bastienne” di M.ma de Favart, tratta dall’intermezzo “Le divin di
village” di Jean – Jacques Rousseau.
Verso la metà del
Settecento la commedia “Le divin du village” (L’indovino del villaggio) del
filosofo, commediografo e scrittore francese Jean – Jacques Rousseau era di
gran moda in tutta Europa. Nel 1767 Wolfang Amadeus Mozart, che aveva all’epoca
solo 11 anni, affascinato dal libretto di F.W.Weiskern, J.H.F.Muller, e A.
Schachtner, ispirato a “Les Amours de Bastien et Bastienne” di M.me de Favart,
compose una deliziosa opera in un atto, eseguita per la prima volta nel
giardino di Anton Mesmer.
Bastiana e Bastiano |
La partitura
mozartiana si apre con l'aria “Mein liebster Freund hat mich verlassen” che vede
la contadinella Bastienne lamentarsi del calo delle attenzioni che le dedica il
suo innamorato, Bastien. La ragazza chiede allora consiglio al mago Colas che,
nel duetto “Auf den Rat, den ich gegeben”, le suggerisce come comportarsi.
Essendo stato trattato in malo modo e cacciato da Bastienne su consiglio del
mago, anche Bastien chiede aiuto a Colas per riconquistare la donna amata e
questi lo rassicura con una cerimonia magica “Diggi, Daggi”. Di fronte al
comportamento sfacciato della ragazza, Bastien minaccia di suicidarsi. Nel
terzetto finale “Kinder, Kinder” interverrà ancora Colas che riuscirà
finalmente a riappacificare la coppia.
Bastiano e Bastiana |
Della mia cara |
Da questa esile
trama, Mozart nel 1768 ricavò
l’operina Bastien
und Bastienne KV 50, avvalendosi di un libretto, alla cui stesura avevano
collaborato gli attori Friedrich Wilhelm Weiskern e Johann
Müller, il primo traducendo dal tedesco il testo originario, il secondo
aggiungendo alcune parti, e il poeta e trombettista salisburghese Johann
Andreas Schachtner, autore della trasformazione in prosa dei primi quattro
recitativi.
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